Giovanni Mesina, ossia, “Il Pastore che fa il Vino”.
Sardo di origine, nel 1969, la sua famiglia lascia la terra natia e si trasferisce in Umbria acquistando una proprietà, a Pianello, Perugia, di 120 ettari.
Come racconta lui, è stato un trasloco di massa, con le pecore trasferite via nave e via treno dalla Sardegna.
Ora i suoi adorati ovini pascolano su un terreno vasto fatto di boschi, oliveti, alberi da frutto e vigneti.
La passione per il vino c’è sempre stata e oggi, Giovanni coltiva 3,5 ettari al quale recentemente si è aggiunto un ettaro appena impiantato. In più Giovanni ha recuperato qualche piccolo appezzamento di vecchie vigne, un tempo abbandonate, e dal quale ora ricava le uve di Trebbiano. Gli altri vitigni coltivati sono Vermentino, Sangiovese, Ciliegiolo e la Vernaccia rossa.
In vigna si utilizza un approccio biologico con il solo utilizzo di rame e zolfo e in cantina non nulla è aggiunto e nulla è sottratto. I vini sono tutti ottenuti da fermentazioni spontanee senza controllo della temperatura e senza ricorso a chiarifiche e/o fitrazioni. Bandito anche l’utilizzo della solforosa.
Vini genuini, veri, puliti e perfetti, frutto di un’espressione territoriale e della saggia sapienza del vignaiolo. Vini di artigiano!